mercoledì 21 dicembre 2011

Quel che è visto è visto / Film 2011

Il film di Terrence Malick
non vuole vie di mezzo:
si ama o si odia
Chiudiamo i conti anche cinematograficamente con il 2011 con un'operazione sgradevolissima: dare i voti ai film usciti quest'anno, mese per mese, che ho visto in sala. Sgradevole perché: punto 1 vengo colta dal rimpianto di non avere visto abbastanza (e non è che ci voglia molto); punto 2 perché le pagelle sono da sole qualcosa di fastidioso. Per rimediare al punto 1, indico quali titoli val la pena recuperare. Due piccioni con una fava: in questo modo ho già un piccolo elenco di buoni propositi cinefili per il 2012.

N.B. ricordate, i giudizi sono assolutamente personali!




Gennaio
Il discorso del re: voto 7
Film impeccabile, ma qualcosa ancora oggi mi sfugge...

Che bella giornata: voto 7
Una commedia che strappa risate dall'inizio alla fine, ben ritmata.

La versione di Barney: voto 6
Un film tratto da un libro è e deve essere un'altra cosa rispetto al libro.
Questo è stato un film commovente e divertente, ma senza fuochi d'artificio.
 Il regista ha fatto bene i compiti, senza infamia e senza lode.

Hereafter: voto 7
Eastwood un po' sottotono e lento. Ma come si fa a non amare un film
che parla di morte per farti amare la vita?

Tamara Drewe: voto 6
Piacevole visione. Nulla di che.

Vallanzasca: voto 6 e 1/2
Saga appassionante di un bandito. Infastidisce la visione evidentemente "paracula"
di Placido, benché dica di non esprimere giudizio sul bel René. Sarà...

Febbraio
Il cigno nero: voto  7 e 1/2
Un film da manuale di psicologia. Ben fatto, ottimamanete recitato
ma troppo barocco rispetto a The Wrestler, sempre di Darren Aronofsky.

Il grinta: voto 6 e 1/2
I Coen lanciano un western in cui il vero Grinta è una ragazzetta di 14 anni.

Burlesque: voto 4
Imbarazzante. E ho detto tutto.

Marzo
Il gioiellino: voto 6
Film apprezzabile, ma non ricordo con lucidità molte scene.
Alla proiezione non ero ubriaca, quindi ci sarà pure un motivo.

Da recuperare: Non lasciarmi

Aprile
La fine è il mio inizio: voto 6
È sempre difficile realizzare un film "spirituale". Purtroppo ho una vena troppo cinica per lasciarmi coinvolgere dalla parabola di Tiziano Terzani. In questo caso è colpa mia.

Habemus papam: voto 7 e 1/2
Qualcuno ha detto che era un film troppo narcisista.
Perché, che altri film fa Nanni Moretti?  Chi lo ama non aspettava altro che un lavoro così.
Io ci ho visto un racconto per immagini sulla responsabilità,
sulla capacità e sul potere. E sul coraggio di dire no.

Corpo celeste: voto 6 e 1/2
La stampa italiana è andata in brodo di giuggiole per questa opera prima.
Delicata, poetica. Pure troppo.

Maggio
Come l'acqua per gli elefanti: voto 5
Ricordo di aver pensato due cose all'uscita dal cinema: zero chimica tra i due attori.
E: possibile che Hollywood non ci regali più commedie cretine
o stupidi film sentimentali con un sexy cast come Dio comanda?!
Ad averne di Top gun e Pretty Woman!

The tree of life: voto 9
Un super film. Filosofico, scientifico, intenso, emozionante.
O lo odi o lo ami. Io l'ho amato (se non si fosse capito).

Giugno
I guardiani del destino: voto 5
Sarà che non sopporto Emily Blunt, sarà che ho trovato direrse scene irritanti.
Sarà che m'è sembrato di buttare via due ore della mia vita e non mi va giù.

Four lions: voto 8
Un film che ti fa ridere di brutto, fino a venti minuti dalla fine, quando
ti rendi conto che non c'è proprio un cazzo da ridere. Chapeau.


Luglio
Harry Potter e i doni della morte II: voto 6 e 1/2
L'estate cinematografica in Italia è una stagione secca e arida.

Settembre
Drive: voto 7 e 1/2
Delicatezza e violenza convivono in un film testosteronico e romantico.
Lacrime e sangue? Ma, più che altro sangue. Tanto. Eppure...
Ringrazio il regista per avermi fatto scoprire Ryan Gosling. 

Crazy, stupid, love: voto 7
Ringrazio il regista per avermi fatto scoprire - ari daje - (la tartaruga di) Ryan Gosling.
Scherzi a parte, è una commedia brillante, densa e mai volgare né noiosa. Rarità!

La pelle che abito: voto 6 e 1/2
Apprezzo le contaminazioni con il genere horror di Almodóvar,
ma lo amo di più quando realizza affreschi di donne. Tipo Volver, insomma.

Ma come fa a far tutto?: voto 5 e 1/2
Sembra una presa in giro per le mamme che lavorano nella vita reale.
Purtroppo sono affetta da Sex-&-the-City-mania, sicché non riesco
a bocciare davvero nulla di quanto realizza quella befana di SJP.

Da recuperare: Carnage

Ottobre (mese ricchissimo!)
Jane Eyre: voto 7
Per una volta il romanzo di Charlotte Brontë  viene davvero riletto cinematograficamente!
Altro che Zeffirelli! Atmosfere gotiche e interpreti credibili. 
E qui ho scoperto Michael Fassbender. Se vi par poco... 

Amici di letto: 4
Uno dei film più brutti che abbia visto negli ultimi tre anni.
Nulla può Justin Timberlake per farmi cambiare idea.

L'amore che resta: voto 7
Atmosfere struggenti e delicatezza pungente.
Fotografia e costumi wow!

Post mortem: voto 7
Trattasi di film del 2010, ma l'ho visto solo quest'anno e valeva la pena includerlo.
Da manuale, essenziale. Direi anche: "ecco come il cinema del Sud America
arriva in Europa pronto a farci il culo".

Le avventure di Tintin: voto 7
Un bel film di animazione, anche senza il 3D, immagino.
Spielberg infarcisce il tutto con tante citazioni cinematografiche, regalando
alle nuove generazioni un motivo per appassionarsi al cinema.

Da recuperareThis must be the place
Faust + Una separazione +
 Melancholia + Tomboy

Novembre
(il mese della mia imperdonabile latitanza)
Da recuperare: Miracolo a Le Havre
Scialla! + Pina 3D

Dicembre
(il mese della mia perdonabile latitanza - causa malattia)
Midnight in Paris: voto 6
Allen manda un buona idea (quasi) in malora. Ripigliati Woodyno!
Incomprensibile la candidatura di Owen Wilson come miglior attore ai Golden Globe...

Il giorno in più: voto 6 e 1/2
Una commedia italiana di cui non ci si debba vergognare per la trasandatezza
della scenografia, dei costumi, della sceneggiatura. La sensazione
è che il regista non abbia voluto spingere troppo il pedale del romanticismo.
Peccato: è proprio quello di cui si sente la mancanza.

Da recuperare: The artist  +  Le idi di marzo

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