venerdì 19 maggio 2017

Fare buchi nell'acqua è una cosa meravigliosa

La notte del 12 dicembre 1989 c'è una Luna piena grande così e nel mezzo dell'Oceano Atlantico, a quattro giorni di navigazione dalla costa, c'è una nave. A bordo una squadra di ricercatori, impegnata in una lunga, costosa, faticosa ricerca, che finalmente fa la sua scoperta. Trovare una roccia di basalto vecchia di 171 milioni di anni, la più antica mai trovata nella crosta oceanica. Su quella nave c'è anche Elisabetta Erba - geologa, una vita consacrata alla ricerca, Presidente della Società Geologica Italiana - che ora, a quasi trent'anni da quella notte, è riuscita ad avere solo per sé un pezzetto di quel basalto, ne ha fatto un ciondolo e se lo tiene stretto tra le mani. La mano in fotografia è la sua, e quello lì è l'aspetto di una roccia che ha aspettato 171 milioni di anni che qualcuno abbastanza tenace, in gamba e folle andasse a prenderselo. E questo è il commento che Elisabetta Erba, in una bella mattina di sole che illumina la Sala del Cenacolo del Museo della Scienza di Milano, ha da dire su tutta questa storia di ricerca e di passione:

"Fare buchi nell'acqua è una cosa meravigliosa".