sabato 27 ottobre 2012

Il buongiorno si vede dal mattino. Anche online

Nell'ultimo post ero un po' giù e magnificavo il ruolo della bellezza nel trovare un perché a certi giorni che sembrano non averlo. Mentre io mi crogiuolavo con concetti al limite del filosofico, qualcuno di più pragmatico trovava una soluzione possibile alle tristezze quotidiane, fondando un nuovo blog, battezzato Buongiorno Lady.

Il buongiorno secondo Justin Timberlake

Riservato, of course, alle donne, pubblica la foto di un bel Marcantonio (delle volte parlo come mia nonna...) che augura - appunto - il buongiorno alle lettrici con una massima, un consiglio o una bella dose di ironia. Efficace, immediato... bello corposo.

martedì 23 ottobre 2012

La bellezza ci salverà. Sfogo dopo una giornata senza un perché

Tempo fa mi sono imbattuta nell'oroscopo pubblicato da Internazionale. Mi è sembrato moto poco contingente, valido a prescindere, soprattutto perché sosteneva una tesi in cui da un po' credo anche io. E cominciava così:

"L’arte lava via dall’anima la polvere della vita quotidiana, diceva Pablo Picasso. Questo è certamente vero per me. Mi purifico sia quando creo l’arte sia quando mi trovo davanti a una grande opera. E tu, Cancerino? Quali esperienze ti depurano dalla congestione di emozioni che si accumulano in ognuno di noi? A quali influenze puoi attingere per liberarti dei pensieri ossessivi che a volte ti tormentano? [...]".  

In perenne ricerca della bellezza - ph. Stefano Molaschi
http://stefanomolaschi.blogspot.it/


La frase di Picasso è molto vicina a quella più citata di Dostoevskij e a me molto cara: "La bellezza salverà il mondo", poi ridotta da molti in "La bellezza ci salverà" (che va bene uguale, direi). Ebbene, io ci credo. Talvolta, bello è uguale a etico, ma qui sconfiniamo in una discussione sull'essenza della bellezza, invece vorrei soltanto sfogarmi del fatto che oggi è stata una giornata grigia. Triste, di quella tristezza senza un perché, generata forse dalla mancanza di motivazione, di resa nei confronti della realtà, di un presente che bisognerebbe affrontare sempre con grinta e volontà, perché la natura non ci regala (tutto sommato) niente. In giorni così, l'esperienza del bello mi dà sollievo, mi ispira, mi aiuta.Una mostra, una fotografia, un film, gli amici, un libro, la musica: questo intendo per "bello". Ma oggi non va bene, perché non saprei dove andare a cercare questa cura. Forse questo sfogo un po' me ne procura. Chissà.

Mentre pensavo alla frase di Dostoevskij, mi sono imbattuta sul web in questa frase:

"perché per quanto l’arte tenti di dare ordine e forma al pathos dionisiaco della vita, e perciò la bellezza apollinea tenti di dare senso all’esistenza, essa non riuscirà mai a contenere e nientificare completamente la coscienza del dolore cosmico che tanto tormentava gli animi degli scrittori e filosofi a partire dall’Ottocento".
 

Questa constatazione non dovrebbe aiutarmi, ma mi fa sentire meno sola, in compagnia di tutti gli uomini che hanno abitato questo mondo facendosi le mie stesse domande. Credo che leggerò il libro di Todorov che ho scovato sul web. Un pochino l'idea mi tira su. Avrò trovato il "bello" anche oggi?




venerdì 19 ottobre 2012

L'affaire Degas. A Torino fino a gennaio

Ballerina di quattordici anni - 1879 - 1881
Edgar Degas: chi non lo associa ai dipinti o alle sculture delle ballerine? Non so quante tra le mie amiche "facebookiane" abbiano pigiato il tasto "Like" sulla fotografia della Ballerina di quattordici anni, da me postata. Eppure... eppure, sono convinta che a vederle da vicino, queste statue, queste figure, non soddisfino appieno le aspettative delle loro seguaci. Che anzi, in qualche modo le deluda. Le ballerine di Degas sono sgraziate, tozze. Fanno sognare, sì, ma da lontano. Andate a vederle  da vicino, alla grande antologica che Torino dedica all'artista francese, e fatevi un'idea.


Della mostra piemontese ho scritto su Milanodabere.it, un articolo, subito dopo l'inaugurazione. con quel che dico non intendo smontare l'artista,  anzi. Intendo però darvi un "la", incitarvi - come fa la mostra stessa, del resto - ad andare oltre uno stereotipo e a guardare la produzione dell'uomo e dell'artista Degas. Per quanto possibile. Un artista che dice di essere interessato a rendere tessuti e movimenti su tela, ma in fondo: chi ci crede? Com'è possibile che con tutti i soggetti esistenti al mondo per studiare e raffigurare il movimento e i tessuti, si sia soffermato tanto tempo sulle ballerine, su queste piccole donne?

Prove di balletto in scena - 1874

Piccole donne che continuano a esercitare ammirazione e fascino, nel pubblico femminile in particolare. Mistero. Personalmente, mi ha stregato un quadro intitolato Donne fuori da un caffè la sera. Già poetico nel nome, altresì evocativo nella sostanza. Raffigura un gruppo di prostitute sedute al tavolino di un caffè, appunto, mentre fuori scorrono frammenti di vita urbana in un grigio turbinio. L'ho trovato struggente, disperatamente reale, un po' turpe (in quei volti così sfacciatamente brutti) e un po' ingenuo (nell'attrazione dell'artista verso quel mondo). Sensazioni che fanno fatica a concretizzarsi in parole. Insomma: da vedere, per dirla alla Mereghetti.

 Donne fuori da un caffè la sera - 1877

N.B. Per agevolare la mostra di Degas, Turismo Torino e Provincia promuove iniziative specifiche, come uno speciale pacchetto: domenica notte in camera doppia con colazione a partire da 37 Euro a persona, nella proposta è incluso il biglietto di ingresso alla mostra che è visitabile anche il lunedì. Tutte le info qui.

martedì 16 ottobre 2012

Chiuso per...



In genere gli avvisi "Chiuso per..." si affiggono prima della chiusura, non a riapertura avvenuta. Invece eccomi qua a scusarmi con voi (e anche un po' con me stessa) per il mio lungo, lunghissimo silenzio. Dovuto (anche) all'organizzazione delle mie nozze, celebrate con adeguati festeggiamenti lo scorso 21 settembre. Se appartenete al genere di lettore che gradisce l'argomento, frivolo e serissimo, del matrimonio, potete leggere le mie vicissitudini prenuziali su Marieclaire.it, dove in tono un po' sognante e un po' ironico ho raccontato le fasi della preparazione del grande evento: dalla ricerca dell'abito perfetto, alla location adatta al grande giorno, passando dalla scelta delle scarpe a quella dell'intimo da sposa. Buona lettura!

Dimenticavo: a prestissimo!