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Il poster del film |
Grazie a Dio esistono cinema come
Anteo e Apollo che propongono rassegne come
Rivediamoli! dove vedere un film più che buono costa solo 2 Euro e mezzo. E così sono andata a riguardare su grande schermo
Restless di Gus Van Sant (il titolo originale mi suona molto meglio della nostra traduzione
L'amore che resta). Il mio giudizio sulla pellicola - che trovate come sempre su
Milanodabere.it - è tutto positivo. Delicato, poetico, rispettoso il tocco del regista che imbastisce una storia su Eros e Thanatos, avvalorando il ruolo della finzione e del gioco persino davanti alla morte, tirando in ballo Darwin e l'Evoluzionismo per renderli purissime metafore o rendendoli poesia.
Restless colpisce per un aspetto molto più frivolo: gli abiti di scena. Decisamente vintage, splendidamente - sottolineo - vintage, sono stati selezionati e curati dal costumista di
Danny Glicker (
Milk, e
Tra le nuvole), che con Mia Wasikowska (Annabel) ed Henry Hopper (Enoch), i due giovani protagonisti, ha fatto un lavoro eccezionale. Come spesso accade, il pressbook del film contiene poche tracce della ricerca che ha impegnato Glicker, il passaggio più interessante è forse questo: "Per Enoch Brae, interpretato da Henry Hopper, Glicker ha scelto un look vintage, vissuto, usando una combinazione tra capi attuali e altri d'epoca, abiti che Enoch avrebbe potuto scovare in soffitta o in un negozio dell'usato. L’intero mondo di Enoch è andato in pezzi e così i suoi vestiti. Anche la Annabel di Mia Wasikowska ha un look vintage, che mescola abiti degli anni '20 e '30 con altri degli anni '60, creando un insieme fresco e unico. '
E’ stato bello lavorare con Mia”, dice Glicker, '
perché può permettersi di indossare capi colorati, a differenza della maggior parte delle persone. Mi sono ispirato ai colori degli anni Trenta, colori che non vediamo quasi più, come i gialli caldi, molto autunnali, ricordano le foglie che cadono, ma sono anche vibranti e vivaci".
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Una scena di "Restless". Abiti meravigliosi! |
Per capirne di più occorre spulciare nel web. Fortunatamente si trova un'intervista rilasciata da Glicker a MTV.
Qui spiega come è riuscito a evitare le trappole del gotico e del patetico per raccontare le storie drammatiche dei due personaggi protagonisti del film attaverso gli abiti che indossano. Glicker spiega anche quali sono i pezzi preferiti che è riuscito a recuperare da negozi e bancarelle: ci sono le scarpe in lamé d'argento e il capospalla maculato bianco che Annabel indossa per il primo appuntamento ufficiale con Enoch. Per valutare la ricercatezza delle mise della Wasikowska pensiamo che nella scena in cui si imbuca a un funerale insieme a Henry Hopper, veste un abito di pizzo dagli anni '20, con cappotto in visone degli anni '20, mentre il cappello è del 1890.
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Un bozzetto firmato Danny Glicker per il film |
Impossibile poi non notare gli occhiali da sole di Enoch: si tratta di un paio da macchinista degli anni '40, che danno un tocco punk al personaggio.
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Gli occhiali decisamente vintage di Enoch |
Poi il costumista passa al piano personale, parla per sé, al di là del film. Ci invita a riscoprire il gusto dell'acquisito ponderato tarato sulla qualità, sulla "longevità" di un capo. E ci invita a giocare con la moda, con quello che scegliamo per il nostro armadio (guardaroba no, via, sarebbe troppo pretenzioso), proprio come "giocano" Enoch e Annabel per tutto il film o quasi.
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Ancora un assaggio degli outfit dei protagonisti di "Restless" |
Alla domanda se vi siano personaggi di riferimento nel suo lavoro, Glicker precisa che considera una vera icona di stile Iris Apfel e il volume a lei dedicato
Rare bird of fashion, definisce artista, designer e couturier il compianto Alexander McQueen, fonte di ispirazione il fashion (e street) photographer Bill Cunningham. Però...
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Mr. Bill Cunningham |
... però alla fine Glicker dice pure: "
Le persone che mi ispirano sono persone che capiscono la differenza tra moda e stile". E dice anche quello che segue, ma ve lo scrivo in inglese per non perdere mezza sfumatura: "
Style is about putting together clothes in a manner that brings you pleasure, to
enjoy life as much as you can, and that was really my intent with this movie and
a big point with how I envisioned Restless". Che dire, proviamoci!
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Insomma, se non lo si fosse capito, andate a vedere Restless! |
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