martedì 22 maggio 2012

Lizzie The Queen

Prima ancora che per i Giochi Olimpici, nel Regno Unito scatta il countdown per ben altro evento: il Giubileo di Diamante di Elisabetta II. Forse noi del continente sorridiamo dinanzi a tanta trepidazione inglese per la vecchia - seppur regale - babbiona, ammetto che ho sorriso, di quei sorrisi leggeri che fanno bene, quando poco fa ho aperto la mia casella di posta, trovandoci un'email di Whitbread Wilkinson (come fanno ad avere il mio indirizzo?!) che annuncia gaudium magnum la vendita della loro nuovissima, specialissima Jubilee Mug ... un'edizione limitata, disponibile a soli 20£!

La Jubilee Mug in vendita su
www.w2products.com

Io, che modestamente sono la Regina del Paciam' (l'equivalente dialettale milanese del termine "cianfrusaglia") ne sono stata subito attratta. Si poteva fare sicuramente di meglio, il kitsch ha del resto frontiere sconfinate e vergini, ma questa tazza mi ha conquistato. Se non altro per la corona dorata che ne orla il bordo che mi fa domandare: come diavolo si riesce a bere il sacrosanto tè?! Non ci dormirò la notte...

Queste, per esempio, sono solo
alcune timide esplorazioni nel kitsch...

I miei omaggi dunque alla vegliarda per i suoi 60 anni di regno durante i quali ha saputo , tutto sommato, gestire la sua immagine, in qualche modo immutata nel tempo. I tailleurini color pastello, le mise sempre demodè: mai contemporanea rispetto a un momento storico, ma sempre avulsa dal contesto, questa regina. Un po' come gli abiti di scena di Beatiful: i personaggi lavorano per una casa di moda ma indossano vestiti sempre fuori moda, così se la puntata 12463 va in onda nel 1999 in Spagna e poi nel 2013 in Bielorussia, nessuno si accorgerà del gap temporale.


Queen Elizabeth II, 1985
Non una strenua sostenitrice del "Less is more"

E poi, per tornare a noi, Elisabetta è scampata all'affaire Diana, ai film pseudo biografici (alcuni, forse l'unico, splendidi, come The Queen), al gossip inglese. Insomma, invecchiando è migliorata. O forse è sempre stata vecchia e siamo noi che, invecchiando, siamo più inclini al perdono.

La Sovrana in uno scatto di Annie Leibovitz

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