venerdì 7 ottobre 2011

Coincindenze/1. Piccolezze made in France

Mentre il mondo ruota (o rotola?) sull'asse dell'entropia, mi permetto uno strappo sconclusionato e sognante, chiedo scusa in anticipo. Sull'onda della nostalgia per le vacanze passate in Francia, ho deciso di caricare sul mio iPod un brano della colonna sonora de Il favoloso mondo di Amélie, insieme a Je ne veux pas travailler di Pink Martini. Ora, si sa che la musica (quella buona) ha il potere di far vedere il mondo da una prospettiva diversa, con uno sguardo completamente nuovo. Metto così alla prova questi due pezzi mentre mi avvio verso il lavoro e devo dire che funzionano. Nella leggerezza che mi coglie in questo ottobre a cui l'estate si è attaccata per non andare via, salgo sull'autobus e sperimento il piacere della coincidenza. Quante volte il mondo sembra congiurare contro di noi? La legge di Murphy spadroneggia per buona parte del calendario, poi ti tocca una giornata così, dove tutto arriva al momento giusto per farti sorridere.
Un frame de "Il favoloso mondo di Amélie",
di cui tutte vorremmo essere protagoniste
Fermata dopo fermata, la musica continua, ma nel frangente silenzioso che separa un brano da un altro sul mio iPod, si insinua la voce "live" della ragazza seduta accanto a me. Sta parlando al telefonino, in francese. Mi ricordo così che devo scrivere un articolo sulla Bretagna!  Mi guardo la punta delle scarpe e - non ci avevo fatto caso - indosso proprio le ballerine rouges che un mio caro amico mi ha regalato in quel di Dinard. Arrivata al lavoro, un collega mi racconta del suo ex fidanzato che, rimasto single, è partito per un weekend a Parigi. Intanto, un'altra collega sta sbirciando online le foto paparazzate di vip in qualche bistrot parisienne. Oggi la Francia vuol farmi compagnia. Ciliegina sulla torta, noncurante della mia anosmia, il mio cervello si immagina la fragranza di una baguette calda spalmata di beurre sel, poi tocca al profumo di croissant… La sensazione è così forte che la sera, a casa, mi tuffo sull'unica pietanza d'Oltralpe disponibile in dispensa: fois gras de canard. Non lo so a cosa o a chi devo questa giornata in stato di grazia, in cui la più piccola sciocchezza mi fa felice – guarda come stanno bene i colori di quell'edera autunnale accanto al rosso quasi bordeaux della buca delle lettere, ci vorrebbe una macchina fotografica! – ma la prendo così com'è e con un sorriso dico grazie, anzi: Merci!.

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