martedì 15 gennaio 2013

Credi nel 2013?

A 2013 ormai inoltrato, mi sovviene un'espressione che girava - un po' sui social, un po' sulla bocca di qualcuno - un'allitterazione:  "Duemila e... credici". Ma credere a che cosa?

Della serie "non è vero ma ci credo", credo appunto - o voglio credere - un pochino negli oroscopi, specie quando, per una volta, pare che il 2013 sia l'anno del mio segno zodiacale, Cancro (brutta cosa essere del Cancro, nata di Lunedì poi, e con ascendente in Vergine...). Lo dice Brezsny, lo dice Marco Pesatori, lo dice Paolo Fox, lo dice Branko: qualcuno avrà pur ragione, diamine. Nei loro vaticini parlano di emozioni da ricordare, di traguardi, di serenità. Che male c'è a crederci un po'?

Reminiscenze di anni giovanili portano a galla versi di cantautori pop rock che van dicendo "Credo che ci voglia un dio ed anche un bar" e mi sa che han ragione, o almeno è quello che penso, specie quando esco da quel posto di lavoro che un po' mi aliena e un po' mi appaga da 33 mesi ormai. Lo stesso cantautore prosegue sostenendo "credo a quel tale che dice in giro che l'amore porta amore". Vecchia storia, questa, ma sempre attuale, finché - appunto ci si crede. E si deve crederci. E fu così che la scritta LOVE, in ogni forma e sostanza, mi attira ultimamente come una mosca al miele: su giornali, sui muri, sulle t-shirt e perfino sulle bustine di zucchero. Perché desidero che sia un mantra, un comandamento, un invito, un ammonimento, un regalo. E perché in fondo le risposte che hanno più senso arrivano tutte da quel territorio lì.



Te lo dicono anche le bustine di zucchero...

Pazienza se vi risulta stucchevole, ma se così vi pare, allora vi dimostro un po' di (affettuosa) ironia: appena l'ho letto, l'ho subito condiviso su Facebook. Uno dei necrologi di Mariangela Melato pubblicato da Spinoza.it: "È morta Mariangela Melato. O sta recitando da Dio". E la notizia di questa morte mi ha toccato in quel modo strano, tipico di quando se ne va qualcuno che hai amato (aridaje) senza averci mai bevuto nemmeno un caffè insieme. Come è avvenuto con la Rita Levi Montalcini a fine 2012, solo che per lei, ultracentenaria, ce lo aspettavamo tutti di più, anche se fa male nella stessa misura. E allora credo un po' di più nelle persone: anche se, per trovare una Melato, o una Montalcini, o anche una soltanto fra le mie grandi amiche (per dirvi la mia fortuna), la ricerca è lunga e ricca di incontri poco memorabili o molto indesiderati.

Aspettando il giorno in cui... Ho fatto 13!
 
 
Ma il 13 porta sfortuna o no? Dopo un 2012 bisestile e foriero di funeste profezie, la domanda appare quanto mai superflua. In ogni caso, wikipedia lo presenta come "numero fortunato". E io, manco a dirlo, ci credo.

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