La Principessa Grace |
Nel 2007 Montecarlo dedicò a Grace Kelly una mostra che giunse poi anche a Roma, nel 2009: fu un dispiacere per me non riuscire a visitarla. Ma oggi è accaduto un fuoriprogramma che mi consola: ero in cerca di un po' di fresco artificiale mentre camminavo in centro a Milano, così sono entrata alla libreria Rizzoli. Il piacere dell'aria condizionata mi ha sedotta e con lui le chicche in vendita in quel piccolo paradiso: mi cade lo sguardo su un ripiano basso con dei cataloghi in offerta. E indovina chi esce dal negozio con sottobraccio il catalogo della mostra del 2009, trovato in super offerta (14 Euro anziché 49, mica bruscolini)? Gongolarsi per un affarre di siffatte (misere) proporzioni non è atteggiamento regale, almeno quanto non è regale arrancare su zeppe 12 cm sotto il solleone, zavorrata da due chili e rotti di tanto catalogo.
Il catalogo Skira della mostra del 2009. Un tomo da più di due chili |
Mi ricompongo sul divano di casa mia dove sfoglio il volume, con la stessa dedizione che usavo da piccina, quando sedevo a gambe incrociate sul (freschissimo) pavimento in marmo del salotto di maman con il mio Gente Mese tra le mani. Ho rialzato la testa e ho chiuso il prezioso libro dopo almeno un'ora, senza accorgermene. Tra fotografie viste centinaia di volte e altre del tutto inedite, mi sono lasciata emozionare dal sorriso pieno di vita di Grace Kelly, mi sono intenerita davanti alle foto del suo diario di ragazza - dove raccoglieva biglietti di teatro e fiori secchi - al pensiero che certe tappe, certi istinti, certi piaceri (innalzare su album di carta cattedrali di ricordi per i giorni a venire, e più vien su la cattedrale più costruisci la tua memoria, la tua persona) non cambiano mai, che tu sia figlia di un operaio, una commessa o una principessa.
Pagine dal diario della giovanissima Grace Kelly nel catalogo Skira |
Altro che cenerentole!
I giochi con il marito Ranieri di Monaco |
Sensibile al fascino di JFK?! |